Stefano Alippi libera ‘Dita d’oro’ alla falesia della Maddalena; grado proposto, 8c.
Vi presentiamo il racconto di Alippi sulla sua prima salita assoluta di “Dita d’oro”, quasi una diretta vissuta e recitata in prima persona dallo stesso protagonista…
Stefano Alippi un attimo prima del lancio finale su ‘Dita d’oro’ 8c, Maddalena.
ph Simona Virgilia Pasetto
La Maddalena è in provincia di Brescia, sul monte Maddalena, appunto. Divenne famosa negli anni ’80 grazie a Mario Roversi, autore della maggior parte degli itinerari più difficili e famosi in quegli anni. La via più conosciuta è ‘L’assasino e il maggiordomo’ L1 8a, lunga 8a+.
Stefano Alippi
ph Claudio Piscina
DITA d’ORO – di Stefano Alippi
“Pronto, sono Stefano, domani che si fa? Ore dieci Longoni?! Mah, come son contento… Eeh, dove si va? Maddalena?! Va beh, aspettatemi che vengo anch’io, farò l’ennesimo tentativo sul tiro; mi resta solo quello da fare…”
“Eilà, tutto bene?”, i soliti locals...
“Non c’è male, oggi si scala.”
“Che fai? Lo provi il tiro oggi?”
“Mah… Un giro lo si fa sempre, poi vediamo.”
“Che mi fai sicura? Faccio un giro e ‘porto su le coppie’. Occhio in cima, al passaggio di merda, mi incendierà come al solito.”
“Vai tranquillo.”
“Oh mi tengo un casino. Oh c’è un’aderenza spaziale: mi sembrano tutte sbarrette
Blocca va, che le sbarrette sono diventate delle merde, son pieno come un uovo.”
“Beh ti ho visto bene sulla prima parte.”
E ci credo! al ventesimo giro: “Vado va! Provo il boulder e scendo.”
Mizzega se l’ho tenuta bene la spallata, mi sa che oggi è il giorno buono: “Cala va!”
“Che fai, riparti?”
“Si, sento che è il giro buono.”
“Alè! Alè! Dai che c’è…”
“Occhio che provo il lancio.”
“Lha presa; la fa! La fa! Nooooo… l’avevi fatta!”
Sono un pirla! Lo so che diretto non ci arrivo, ma sentivo bene la spallata e ho voluto cambiar sistema
non c’è verso, in continuità devo prendere il bidito intermedio: “Cala. Riposo un po e faccio il tentativo della gloria, giuro! Sta via mi ha veramente stressato.”
“Eh… dicevi così anche l’altra volta.”
“Ah, ri-vado.”
“Dai che è la volta buona.”
“Speriamo.”
“Alè! Alè… Dai che c’è”.
“Occhio che lancio!”
“Dai, dai!”
“Lho presa male!”
“Dai! Dai che la tieni.”
Alleluia! Alleluia!!! Era ora! “L’avevo presa male, continuava a scivolarmi, son rimasto su per la pelle del…”.
“Beh allora?”
“Allora cosa?”
“Quantè?”
“Boh! come sempre quando provi sembra 9a, quando la fai sembra facile. Mah, però pensando a tutti i tentativi che ho fatto prima, dico 8c. Tanto, a svalutare si fa in fretta, è a rivalutare che non si fa mai!”
“Stai andando via?”
“No, vado di là con Simona, così scala anche lei. Ciao, alla prossima.”
Per la cronaca “Dita dOro” e una bella linea naturale, su piccole tacche e buchetti con un boulder finale di 7a/b dopo una piccola decontrazione, o grande, a seconda di quanta ne avete.
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